È primavera e sei felice perché finalmente il tempo è migliorato e puoi correre più spesso. La solitudine delle uscite nei giorni bui e freddi invernali sarà sostituita dall’energia del gruppo. Una buona motivazione per correre più veloce! Ma correre più velocemente ha anche i suoi inconvenienti!
La fascite plantare, più comunemente chiamata fascite, è una irritazione della fascia situata sotto al piede. Questa membrana è tesa come una corda tra il calcagno (osso del tallone) e le dita e gioca un ruolo di sostegno dell’arco plantare.
Correre in punta di piedi o girare in pista sempre nella stessa direzione può aumentare la tensione da stress di questa corda ed infiammare la sua inserzione al tallone.
Se si ignora il dolore in fase iniziale questo può divenire cronico e compromettere enormemente l’attività sportiva. Come tutti gli infortuni della corsa, la fase iniziale sarà trattata con la protezione del tessuto colpito. In sostanza si deve interrompere l’attività dolorosa. Se il dolore persiste oltre un paio di settimane, il miglior trattamento è andare a rinforzare il tessuto mettendolo sotto stress gradualmente. Può essere inoltre utile un’attenta analisi della tua biomeccanica.
Trattamento della fascite acuta:
- Ridurre la durata, la velocità, il dislivello ed i salti.
- Applicare del ghiaccio
- Evitare antinfiammatori
- Indossare scarpe con supporto dell’arco plantare
Trattamento della fascite persistente:
- Aumentare progressivamente il numero di allenamenti a settimana
- Evitare antinfiammatori
- Fare esercizi di rinforzo quotidianamente (di cui vi parlerò)
- Massaggiare/desensibilizzare la fascia plantare
- Decontrarre i polpacci (se rigidi)
- Preferire scarpe minimaliste con suola al tallone più bassa
Rivolgiti comunque al tuo fisioterapista di fiducia, saprà sicuramente darti ottimi consigli e proporti terapie efficaci per ridurre al minimo il tempo di guarigione.