Sai quali scarpe scegliere per la corsa? Scopri cosa è importante osservare!

3414064391_b18b99d7b5_bUna scarpa da corsa “moderna” è in grado, con le sue caratteristiche di stabilità, sostegno ed ammortizzamento di prevenire gli infortuni? Davvero, la natura, ha completamente sbagliato la nostra biomeccanica? I podisti etiopi sono autolesionisti? Proviamo a rispondere a queste domande con la scienza. Nel 2014 è stato pubblicato uno studio condotto su 7203 militari americani dove veniva analizzato se il supporto dell’arco plantare potesse prevenire gli infortuni.

Risultato? scegliere scarpe da running basandosi sull’altezza del sostegno dell’arco plantare non influisce sulla riduzione del rischio di infortuni. Runner con scarpe tradizionali hanno 3,41 volte più probabilità di riscontrare infortuni rispetto a corridori esperti con scarpe minimaliste.

Il correre a piedi nudi o con scarpe minimaliste porta ad avere una falcata più anteriore, con impatto sull’avampiede, aumentando così l’ammortizzamento delle forze d’impatto al suolo.

Le scarpe massimaliste aumentano il carico sulle ginocchia, alle tibie, bacino, anche e colonna lombare.

Chiaramente, per chi volesse passare da scarpe massimaliste a calzature minimaliste, deve farlo in modo molto graduale. Il corpo si adatta lentamente ai nuovi stimoli. In linea di massima per chi sta utilizzando scarpe molto massimaliste, per arrivare ad utilizzare le minimaliste, occorre un periodo di adattamento di circa 12 mesi, in cui si utilizzano calzature via via sempre più tendenti al minimalismo.

Nei prossimi articoli  vi darò informazioni su come poter valutare le proprie scarpe da running o come valutare il nostro prossimo acquisto.

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